MIRCO PECORARI

DESIGNER FRA LE NUVOLE
TESTO DI MAURIZIO FERRARI – FOTO DI GIOVANNI MECATI | JANE STOCKDALE | JESSICA AMBATS | MERCURIOSTUDIO

Sin da piccolo amava immaginare e disegnare aerei. Narra la leggenda che la prima parola che Mirco Pecorari ha pronunciato sia stata «Aplano». È riuscito a trasformare un sogno in realtà e oggi è uno dei più famosi designer di aerei al mondo. L’ho incontrato nel suo ufficio, a Modena, l’Aircraft Studio Design, un luogo mistico per gli amanti del volo. Pecorari ha uno sguardo vispo e curioso, impressione confermata appena ha iniziato a parlare mentre andavamo a visitare le varie stanze in cui nascono i suoi lavori. È affascinato dalla tecnologia, soprattutto quando questa può essere applicata alla creatività. Per lui ogni strumento, software o hardware che sia, deve essere usato per liberare la fantasia, per eliminare vincoli sul come fare per concentrarsi solo sul fare.
La passione per la tecnologia l’ha sempre avuta, ma non ha abbandonato carta, matita e colori, e ama anche trasformare i disegni in qualcosa di tangibile lavorando diversi materiali, dalla plastilina a materie plastiche che possono essere modellate e trasformate in parti degli aerei che disegna. «Sono un visionario – ha spiegato Mirco Pecorari – mi paragonerei a un uomo del rinascimento, un’epoca dove la scienza e la tecnologia hanno dominato la società». Nella sua visione del futuro lui vede l’uomo conquistare lo spazio. È affascinato dall’idea che un giorno viaggeremo tra le stelle.

MI EMOZIONO OGNI VOLTA CHE UN LAVORO DIVENTA REALTÀ. VEDERE UN’IDEA USCIRE DALLA MIA MENTE E PRENDERE FORMA È UN PIACERE UNICO, UN MOMENTO SEMPRE MAGICO

ROLLS ROYCE ACCEL

Il progetto Accel (Accelerating the Electrification of Flight) è ambizioso: rendere più sostenibile il mondo della mobilità aerea. Rolls-Royce vuole dare un contributo sostanziale e cambiare il modo di volare nel medio-corto raggio. Il velivolo che stanno sviluppando, chiamato “Spirit of Innovation”, con una sola carica potrà volare da Londra a Parigi (circa 380 km) e raggiungere una velocità di oltre 300 mph. Rolls-Royce è a capo del progetto Accel ed è responsabile dell’integrazione di tutti la componentistica e dell’operatività a terra e in aria del velivolo; il sistema di propulsione, tre motori elettrici che sviluppano 400 kW, è fornito dalla britannica Yasa; mentre il sistema di batterie, realizzato con 6000 celle, è della start-up britannica Electroflight. Grazie al sostegno del governo britannico è stato possibile far lavorare assieme queste realtà. Da parte della Rolls-Royce c’è la volontà e la speranza di poter utilizzare le conoscenze acquisite con Accel per elettrificare il settore aerospaziale, in particolare quello di chi usa gli aerei per spostamenti medio-corti.

© Rolls-Royce plc 2021. All rights reserved.

Un giorno. Ad oggi nello spazio una sua creazione c’è andata assieme all’astronauta Samantha Cristoforetti: la bandiera disegnata da Pecorari per il “WeFly! Team”, una squadra di volo acrobatico che ha tra le sue file dei piloti disabili. Un’altra sua bandiera è stata portata sull’Everest, mentre nel National Air and Space Museum dello Smithsonian Institute a Washington è esposto un aereo la cui livrea è stata disegnata e firmata da Pecorari. Uno dei più interessanti progetti che sta seguendo adesso riguarda le Frecce Tricolore. Per il sessantennale della creazione di questa pattuglia acrobatica sta ridisegnando la livrea degli aerei; vuole omaggiare i momenti chiave di questo gruppo andando a riproporre elementi del passato in chiave attuale. Un viaggio nella storia attraverso la grafica delle livree. Ho potuto vederlo all’opera. Nella sua postazione, circondato da tavolette grafiche e monitor, dà sfogo alle sue idee.

Queste prendono forma e i software da lui utilizzati gli permettono di creare dagli schizzi ai modelli tridimensionali, dalla bozza al progetto finito. Lavorando a stretto contatto con gli ingegneri che dovranno far diventare reale il progetto riesce a non dover mai stravolgere il concept. A livello professionale il 2003 è l’anno della svolta, quando «Armato di una zaino– ha raccontato Pecorari –, dei miei disegni e senza conoscere l’inglese, parto per gli Stati Uniti, a una delle principali fiere dell’aeronautica di quel Paese. Lì i miei lavori piacciono e da lì tutto è iniziato» «I miei clienti – ha continuato il designer modenese – oggi sono sparsi in tutto il mondo. Io personalizzo giocattoli per adulti. Dal mio studio escono pezzi unici, cose che prima non c’erano. La tecnologia ci viene in aiuto: abbiamo ricreato un aeroporto virtuale e grazie alla realtà virtuale possiamo interagire dentro di esso con i nostri clienti, ovunque essi siano, e loro possono “toccare” l’aereo, vedere le diverse varianti delle livree, osservare gli interni. Grazie alla realtà virtuale, oggi alla portata di tutti, posso offrire un’esperienza unica».
Nella sua pluridecennale carriera Pecorari non si è limitato al mondo degli aerei, ma ha progettato anche barche, sistemi audio e penne. «Nel mondo dell’areonautica – ha spiegato Pecorari – ci sono stati solo 23 piloti che hanno potuto fregiarsi della V Rossa, facevano parte del Reparto Alta Velocità di Desenzano. In ricordo del record di velocità che fece Francesco Agello nel 1934 su un idrovolante Mc.72, quando raggiunse la velocità di circa 710 chilometri orari, ancora oggi imbattuto, ho creato una penna commemorativa in titanio che sembra essa stessa un aereo. Tutti i miei lavori sono ispirati alla velocità.

“IL SESSANTENNALE DELLE FRECCE TRICOLORE MI HA DATO L’OPPORTUNITÀ DI FARE UN VIAGGIO NELLA STORIA DI QUESTA PATTUGLIA ACROBATICA. HO DISEGNATO PER L’OCCASIONE UNA LIVREA SPECIALE PER OGNI AEREO COSÌ DA RIPERCORRERE E OMAGGIARE I MOMENTI
CHIAVE DI QUESTA IMPORTANTE REALTÀ”

Sono oggetti “disegnati dal vento”». Livree e aerei completi rimangono comunque il cuore del suo lavoro. Di livree, personalizzazioni di veicoli già esistenti, ne ha fatte migliaia, mentre di aerei al momento ne ha progettati sette, ma in cantiere ce ne sono altri tre. La creazione di un aereo è un lavoro molto più lungo e impegnativo, ma il piacere della creazione è altissimo: «Mi emoziono – ha detto Pecorari – ogni volta che un lavoro diventa realtà. Vedere un’idea uscire dalla mia mente e prendere forma è un piacere unico, un momento sempre magico». Tra i progetti che sta seguendo c’è un aereo elettrico firmato Rolls-Royce. «Sto progettando livrea e interni – ha proseguito – di questo velivolo particolare. Sarà un modello basato su motore elettrico, quindi durante la progettazione degli interni c’è stato bisogno di tenere conto di come saranno disposte le batterie e tutta la componentistica. La struttura è quella di un velivolo già esistente con il quale Rolls-Royce vuole battere il record di velocità». La formula del successo di Pecorari è semplice, almeno a parole: «Si tratta di riuscire a progettare oggetti con un design senza tempo. Rispettando delle regole legate a curve, proporzioni ed espressioni. Tutti amano le forme sinuose nel design, basta vedere alcune auto che ancora oggi affascinano, poi ci sono delle proporzioni da rispettare e il nostro cervello è predisposto a riconoscere volti o altri elementi espressivi e un buon design gioca su questo. Saper dosare questi tre elementi rende un progetto senza tempo». Anche i saluti finali non potevano essere normali in un luogo del genere, l’abbiamo fatto chiedendo ad Alexa di accendere il batsegnale, un faro che proietta su un muro dello studio l’iconico simbolo di Batman. Un “gioco” creato da Pecorari unendo la sua creatività con la passione per la tecnologia. In fondo, nonostante una carriere ricca di successi, Mirco Pecorari ha ancora la curiosità e l’entusiasmo di quel bambino che disegnava aerei ovunque poteva.