BAUHAUS

CORSI E RICORSI STORICI,
TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE.

TESTO DI ELISABETTA RIVA – FOTO ARCHIVIO STORICO

Lo scorso 18 gennaio la Commissione europea ha avviato la prima fase di progettazione del nuovo Bauhaus europeo: un’iniziativa ambientale, economica e culturale che vuole combinare design, sostenibilità, accessibilità oltre che investimenti mirati per contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Green Deal (l’insieme delle iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050). Sono attese per il prossimo autunno le proposte per la realizzazione vera e propria del progetto che, presentato nel mese di settembre 2020, è finalizzato ad abbattere i confini tra scienza e tecnologia, arte, cultura e inclusione sociale, per consentire al design di trovare soluzioni ai problemi quotidiani.

A tal proposito, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Il nuovo Bauhaus europeo è un progetto di speranza per esplorare come vivere meglio insieme dopo la pandemia. Si tratta di conciliare la sostenibilità con lo stile per avvicinare il Green Deal europeo alla gente, ai loro pensieri, alla loro casa”.

Ma facciamo un piccolo passo indietro. Ricordate che, nel corso del XX secolo, diversi stili di arte d’avanguardia hanno contribuito a plasmare l’arte moderna? Mentre molti di questi generi – tra cui il surrealismo basato sul subconscio e l’espressionismo astratto energico – prediligevano prevalentemente i dipinti, il movimento Bauhaus comprendeva una vasta gamma di mezzi, materiali e discipline.

Spaziando dai dipinti e dalla grafica all’architettura e agli interni, l’arte Bauhaus ha dominato molti sbocchi di arte europea sperimentale negli anni ‘20 e ‘30. Sebbene sia strettamente associato alla Germania, ha attratto e ispirato artisti di ogni estrazione. Oggi la sua influenza può essere trovata nell’arte e nel design di tutto il mondo, sia all’interno delle mura di un museo sia in una strada suburbana.

Il Bauhaus, tradotto letteralmente come casa edile, è nato come scuola d’arte tedesca all’inizio del XX secolo. Fondata da Walter Gropius, la scuola alla fine si è trasformata nel proprio movimento artistico moderno caratterizzato dal suo approccio unico all’architettura e al design. Oggi il Bauhaus è rinomato sia per la sua estetica unica, che combina inventivamente le belle arti con l’artigianato, sia per la sua influenza duratura sull’arte moderna e contemporanea.
Per descrivere questa incredibile corrente artistica che – come detto in apertura – è ancora oggi fonte continua di ispirazione, e per descriverla in termini molto semplici, potremmo spingerci ad affermare che il Bauhaus ha aperto la strada a quelli che sono annoverati come i più celebri musei di design al mondo, come per esempio il Vitra Design Museum: un luogo dedicato alla ricerca e alla presentazione del design, passato e presente, che esamina il rapporto del design con l’architettura, l’arte e la cultura quotidiana. Oltre ad essere, ovviamente, celebrato esso stesso in luoghi appositi, come il meraviglioso Bauhaus Museum di Dessau, definito dai suoi architetti una casa nella casa. L’edificio, progettato su una griglia modulare (2,1 m), è come il monolito nero di Kubrick piovuto dal cielo e sembra voler bastare a se stesso.

“SE FORMIAMO NOI STESSI UN PONTE TRA IL MONDO DELL’ARTE E DELLA CULTURA E IL MONDO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA, RIUSCIREMO A COINVOLGERE LA SOCIETÀ INTERA: I NOSTRI ARTISTI, STUDENTI, ARCHITETTI, INGEGNERI, IL MONDO ACCADEMICO, GLI INNOVATORI; DAREMO IL VIA A UN CAMBIAMENTO SISTEMICO”

Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.

Il concetto di base della corrente non era tanto quello di creare arte decorativa o “di concetto” quanto, piuttosto, di dare vita a oggetti che si possono usare: una sedia o un lampadario, per esempio. Quelli che noi chiamiamo oggetti di design. Che però non sono pezzi unici, ma vengono fatti in serie, data la presenza ingombrante dell’industria nel mondo moderno. E che tuttavia, nonostante ciò, non sono meno belli.

Il Bauhaus è stato un precursore della semplicità, perché ha dato vita a oggetti e mobili molto differenti da quelli di una volta: basta con i mobili massicci e arzigogolati su cui trovavano spazio centrini, zuppiere, bambole di porcellana generalmente prive di un occhio o altri soprammobili inutili e via libera, invece, a oggetti di forma razionale, facili da fabbricare, che non ingombrano.
Per concludere, riallacciandoci all’incipit e al nuovo Bauhaus Europeo, anche le case erano concepite dagli artisti della corrente nata in Germania – e ivi operante dal 1919 al 1933, prima di essere chiusa perché invisa ai nazisti – come quelle oggi tanto di moda: più come grandi spazi aperti – tipo open space – che non con tante stanze e corridoi. Come quelle di oggi con salone con angolo cottura, per intenderci!

“Se formiamo noi stessi un ponte tra il mondo dell’arte e della cultura e il mondo della scienza e della tecnologia, riusciremo a coinvolgere la società intera: i nostri artisti, studenti, architetti, ingegneri, il mondo accademico, gli innovatori; daremo il via a un cambiamento sistemico”, ha affermato Mariya Gabriel, commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani.

E con il nuovo Bauhaus europeo si vuole sviluppare un quadro innovativo per sostenere, agevolare e accelerare la trasformazione verde combinando sostenibilità ed estetica.